Lettori fissi

lunedì 27 dicembre 2010

AA Batterie Cercasi... Tipo AA


Passate bene le feste? Mangiato come degli assassini sulla forca? Bevuto come dei camelli alla gogna?


Bene è tempo di fare i conti con i regali di Natale.


Chi come me è alle prese con dei bambini avrà sicuramente notato come le loro dolci piccole creature prediligano quei giochi, o accessori, che fanno un po' di rumore o si muovono.


In questa categoria possiamo inserire i vari: trenini, macchine telecomandate, bambolotti che mangiano bevono e fanno i bisogni e chissà quanti altri oggetti.


Ora il dubbio che mi stupra la mente è questo, una macchinina telecomandata 5 batterie stilo (le classiche AA) e una batteria quadrata da 9 volt, si quella rettangolare per essere più precisi, non quadrata, rettangolare con due diodi (credo si chiamino così) in cima, uno maschio e l'altro femmina (in gergo si dice così, se non ci credete aprite google e fate le vostre ricerche); dai su quelle due protuberanze che tutti, e nessuno mi venga a dire "Io no!" abbiamo assaggiato con la lingua per sentire se la batteria era carica, quell'assaggio elettrizzante e ferroso che appena arrivana ci faceva allontare la batteria con violenza dalla lingua e dire "Cazzo è carica!".


Insomma 1 batteria da 9 volt e 5 sitlo per una macchinetta, continuiamo con un'altra macchinetta che funziona con 5 stilo, un trenino a 2 stilo, un altro trenino a 3 stilo, un sapientino a 4 stilo e via via la lista si potrebbe allungare all'infinito, passando anche per lo sbrodolino di turno che funziona con 4 stilo e che nessuno mai ha visto o capito dove vadano inserite (anche se un'idea io ce l'avrei).


I conti che tornano fino al sapientino dicono: 19 stilo e una batteria da 9 volt.
A parte il fatto che usare ancora le batterie da 9 volt mi sembra quanto meno arcaico, v
oglio restare calmo e chiedere con estrema cortesia a chi fabbrica questi giochi un paio di cose, la prima:


- Ce le mettiamo le batterie in dotazione a 'sti giocarelli? Oppure pensate che il 24 notte o il 25 all'alba ci sia un cartello di tabaccai aperti solo per vendere le batterie e che te le facciano pagare un occhio della testa? Almeno vogliamo scriverlo a caratteri cubitali che "NON SONO INCLUSE", non ci stanno, le devi da comprare, pagale a parte o quello vi pare? Sempre se non è troppo fastidio sapere anche che tipo di batterie ci vogliono.


Domanda successiva:


- Siamo nel 2010, i cellulari esistono da quasi 20 anni, i battery pack da circa 15, la tecnologia fa passi da gigante in ogni BRANCHIA (si Branchia, perchè si deve respirare l'aria nuova che avanza anche sotto 50 metri d'acqua) e vendiamo ancora giocattoli a batterie AA, stilo e 9 volt? Ma siamo impazziti?


Mi ricordo che quando avevo 12 anni comprai una maccina radiocomandata della GIG, mi pare si chiamasse "Turbo Duello", andava con 8 stilo oppure potevi comprare il battery pack, un aggeggio ricaricabile con la corrente di casa, e adesso siamo tornati indietro alle stilo singole?


Non fraintendetemi, so anche io che esistono le batterie ricaricaribili e i loro caricatori, ma caricare 19 stilo e una pila da 9 volt tutte insieme non è possibile a meno che non abbiate un esercito di caricatori, quindi non sarebbe meglio un caricatore ed un battery pack per ogni giochino?


 


Del tipo:


Il trenino lo fermi alla stazione e attacchi il caricatore, magari il bambino si diverte anche avedere le lucette che dicono "Carica, carica, carica!"


La macchinina telecomandata la doti di un caricatore simile a distributore di benzina e la metti a fare il pieno di energia, il bambino si divertirebbe sicuramente.


Il sapientino lo metti in carica e stop, il bambino si diverte tantissimo a non sentirlo più urlare con quella voce idiota ogni volta che sbaglia una lettera.


Lo sbrodolino lo metti in carica sul vasetto, sempre per la teoria che io so dove gli vanno messe le batterie, certo non so quanto sia divertente per i bambini o per lo stesso sbrodolino, però sicuramente un figlio degli anni 80 si divertirebbe tantissimo a vedere questa scena, magari aggiungendo un grugnito di sforzo, metre si ricarica, un grugnito del tipo devo fare la cacca e non ci riesco perchè è dura dura dura e il dottore la misura, la misura è 33...1...2...3!!!


 


Marco X


giovedì 16 dicembre 2010

Balconing, moda del decennio o Déjà vu?

Il Balconing è un'attività che consiste nel saltare da un balcone o da una finestra posti a un piano elevato direttamente all'interno di una piscina o di un altro balcone.
La moda del balconing ha avuto inizio nelle Isole Baleari agli inizi dell'anno 2000. 
(definizione presa da Wikipedia)

Una nuova moda, la moda del 2000, la moda del decennio, il Balconing o Barconing come diremmo a Roma in dialetto romano. Una nuova moda che però ha le sue radici nel secolo scorso in alcune scene di film storici, la prima a venire alla memoria è quella di Fantozzi:



Fantozzi: Allora, prenderò l'autobus al volo!
Pina: No, Ugo! L'autobus al volo no!
Mariangela: No, papà!
Fantozzi: Sì, saltando dal terrazzino, guadagnerò almeno due minuti!
Pina: No, Ugo! Non l'hai mai fatto... non hai il fisico adatto...
Fantozzi: Non l'ho mai fatto... ma l'ho sempre sognato!
Coinquilina di Fantozzi: Ma cosa fa?
Coinquilino di Fantozzi: Prende l'autobus al volo.
(Estratto da Wikiquote)


Alla sua seconda battuta fantozzi accenna al salto dal terrazzino, il primo grande esempio di Balconing.
Quindi voi scellerati Egidi che andate alle baleari per la moda del decennio ricordatevi che il buon Ugo Fantozzi ha iniziato questo trend già nel lontano 1975, ben 25 anni prima del primo primino che si è prematuramente premurato di emulare un primate dal balcone.

Marco X

venerdì 3 dicembre 2010

Controlla il traffico (romano) residuo

Sono obbligato a parlare del tempo in questi giorni di buio e triste grigiume meteorologico.
Siamo qui in un centro Italia e più precisamente in una Roma più bagnata che mai (attenzione Roma è una città e non una donna mentre bagnata si riferisce alla quantità di acqua piovana caduta e non ad altro) ad analizzare quali sono i disagi maggiori.
Il più importante fra tutti i disagi capitolini è il traffico.
Il traffico questa piaga urbana è presente in maniera aspra e blasfema sul suolo romano.

Normalmente in condizioni di tempo serene e manifestazioni (tipo cgil, cisl, uil, cobas, ugl, orsa, pantera, anthrax, bon bon, magomerliniadi etc.) assenti per coprire 10km da periferia verso il centro occorrono in auto dai 30 ai 60 minuti.
Nelle condizioni attuali abbiamo una media che va dai 50 ai 90 minuti per i soliti 10km, insomma se avete intenzione di prendere l'auto sperate almeno che ci sia un posticipo od un anticipo di campionato di calcio, così da poterlo seguire per intero.

I motivi di tale fenomeno? Sono i più disparati ed assurdi, ma i principali li possiamo catalogare in:

Aumento automobili in circolo: Roma è una città che vanta un gran numero di centauri e motorinisti (quelli che guidano il cinquantino e si vantano di essere dei valentinirossi), negli orari di punta basterebbe spruzzare del ddt agli incroci per vedere cadere centinaia di queste zanzarelle nel giro di pochi istanti.
Il numero delle due ruote cala vertiginosamente con l'arrivo della pioggia, una buona percentuale prende l'auto, e di questi, molto pochi hanno mai guidato l'auto nel traffico.
Ci si trova ad affrontare il fenomeno degli incapaci senza cognizione spazio-tempo.
Un auto ci passa in quella fila? Col motorino ci passerei con l'auto non so... mi accodo.
Un auto può camminare sulla fila di destra che scorre se la fila di sinistra è bloccata? Con lo scooter lo farei con l'auto non so... mi accodo.
Un auto a 50 all'ora frena meglio di un motorino? Non lo so, lo scooter mi da più sicurezza e lo conosco meglio... vado a 20km orari.
Questi sono solo alcuni dei motivi dei novelli, ma non troppo, guidatori occasionali.

Decremento delle due ruote: Di contro abbiamo chi continua ad utilizzare lo scooter anche se piove, questo perchè da i suoi vantaggi di tempo, ma un'ottima percentuale di tali centauri in caso di pioggia diventa dei Pan (andate su wikipedia a vedere razza di incolti ed ignoranti). Passano da andature sostenute e numeri da circo ad andature pedestri e numeri da sonno, insomma dei rincoglioniti perenni.

Curiosi: Mai come nelle giornate di pioggia aumentano purtroppo gli incidenti dovuti all'asfalto viscido... asfalto... asfalto... asfalto un paio di palle! Sampietrini! O pavè che dir si voglia. Si a Roma abbiamo una quantità industriale di pavè che potrebbe essere esportato anche all'estero senza intaccare minimamente il nostro manto stradale, potremmo far crescere il PIL del 3% (e non sto dicendo 3montate) se solo esportassimo questo nostro simbolo romano in giro per il mondo ma... ma noi siamo romani, orgogliosi, belli fatti cor pennello e "se lo tenemo tutto ar pizzo" (ce lo custodiamo gelosamente dalle brame altrui, ndr).
Dicevamo del numero di incidenti che aumenta ed in proporzione aumenta il numero di curiosi che rallenta o addirittura si ferma solo per sbirciare e magari dire la sua sull'accaduto.
Dire la propria a Roma non è intromettersi negli affari altrui, per noi romani dire la nostra è un dovere, una necessità dell'animo, una legge civica che nessuno ci può togliere, neanche se piove e se per dire la mia devo abbassare il finestrino e bagnarmi come un rospo, Io ho il diritto e il dovere di rallentare, creare file, aumentare il caos per dover dire magari:
"Lui veniva da destra!" (ed eravamo su un rettilineo)
"Sempre voi coi motorini!" (mentre il Pan è atterra a rantolare come una mamma di bambi appena sparata)
"Aaaa stronzo!" (che a Roma ci sta sempre bene)
"Ma almeno levateve dar cazzo!" (che non è sbagliato suggerire di spostare ciò che crea disagio, certo è il modo in cui lo si dice che rischia di creare maggiori problemi)
per finire con il classico "Mortaccivostra!" (che a Roma è come "Ciao" nel resto d'italia).

Tutti questi curiosi alimentano le ire della fila di auto, ma c'è un tipo di curiosi che li batte tutti, i curiosi fluviali.
E' da un paio d'anni che il Tevere, fiume romano, decide di gonfiare le acque e tentare di straripare in città, in alcuni casi c'è riuscito senza creare troppi danni in altri no, ma i curiosi so lì in agguato e quando meno te lo aspetti - dopo essersi informati via radio che l'idrometro di ripetta è salito di un 1 centimetro - variano il loro percorso per fare in modo di passare su un ponte e percorrerlo a 0,02km/giornalieri per monitorare il fiume ed il livello delle acque.
Credetemi li prenderei a calci nel tubo di scappamento e li frullerei (butterei) nel fiume con la loro auto, gli sportelli chiusi, le sicure abbassate ed i finestrini alzati, ovviamente con la cintura di sicurezza allacciata.

Direi che per ora può bastare sono le 15 e diluvia, se voglio essere a casa per le 19 devo affrettarmi ad uscire, devo percorrere i miei 15 km di ritorno dal centro alla periferia (tratto trafficato per quest'orario) e non vorrei fare tardi... con 4 ore dovrei farcela... ma prima metto la radio vediamo che dice del Tevere...

Marco X

giovedì 25 novembre 2010

Homo Electus

Vieni via con me?
Non credo.
Allora resti?
Non saprei.
E allora che vuoi fare?
Bho?

In sintesi è questo quello che accade agli italiani al momento del voto nella cabina elettorale.
Un simbolo che credevano di votare è lì che li guarda e gli sussurra "Votami", l'elettore ci pensa (perchè l'elettore italiano è insicuro) e sopraffatto dai dubbi dice "Non credo che stavolta ti voterò".
A questo punto il gagliardo gagliardetto dello stemmino partitico gioca il suo jolly e domanda "Allora voterai un altro?" ed è lì che l'homo electus, personaggio inisto nella coscienza civica dell'elettore, esprire il suo scoramento con un dubbio atroce "Non saprei".
In queste situazioni è un attimo, il gioco si decide in una frazione di secondo.
Ogni momento, ogni azione, ogni parola potrebbe scatenare il match point, ma il tempo stringe ed anche l'arzigogolo dipinto, che nell'intera giornata dovrà ripetere questa litania ad ogni personaggio dotato di matita e scheda, inizia ad innervosirsi e chiede con durezza "E allora che vuoi fare?".
La situazione si fa critica ed il tempo stringe. Tic tac, tic tac. L'elettore messo alle strette, stile girolamo scotti (quello di chi vuol essere milionario,ndr), ribadisce il il suo concetto nella speranza di prender tempo "Bho?" ma la partita volge al termine, non si sono guadagnati nessuno dei centimetri per cui si lotta e si suda, e viene vinta dal simbolo che non ti aspetti, quel disegnino che magari si trova in posizione strategica, quello scarabocchio che mai nessuno avrebbe pensato venisse barrato ma che in realtà verrà portato in trionfo.

Tutto questo per dire che in Italia non esiste il 30, 40 o 50% di indecisi che non vanno a votare e sono da convincere per portare nella propria fazione. Quelli che non vanno a votare semplicemente hanno smesso di credere in qualcosa, gli indecisi di cui spesso si parla in campagna elettorale sono quelli appena descritti.

Marco X

venerdì 19 novembre 2010

In viaggio con Sandra... Bullock

E' tardi e tutto tace. Nessun rumore fa eco nella nottata che sta trascorrendo calma e solitaria.
Parcheggio l'auto e chiudo con il PI PIII! (l'antifurto sulla chiave)
L'antifurto... ma antifurto di cosa? Di che si tratta? Ma che mi hanno venduto? Ma che è?
Mentre percorro il vialetto per tornare a casa i dubbi mi assalgono e penso che l'antifurto in questione è di diversi tipi:

- Immobilizer: a dire non vero non so cosa significhi, letteralmente TE FERMO TUTTO! Premo il pulsante e si chiudono le portiere, ma se uno spacca il vetro, sale, mette in moto a contatto e parte... non mi sembra molto immobilizer.

- Antifurto classico: quello a sirena che conosciamo tutti. Premi e chiude le portiere, se hai pagato quei 500 euro in più magari se hai i vetri tirati giù te li alza e ti chiude anche quelli, ma... se uno spacca il vetro, sale, mette in moto a contatto e parte... avrà la sola rogna di scorrazzare con una sirena isterica per le via della città.

- Antifurto totally block: è praticamente un immobilizer che stacca però anche i contatti elettrici e non fa partire l'auto neanche con la sua chiave se non lo disattivi prima, ma... se uno spacca il vetro, sale, mette in moto a contatto e parte... partirà? Direi di si hanno trovato il modo di bypassare anche questo.

- Bullock: per gli amici Sandra. La piazzi sul volante, sui pedali, sul cambio, sul sedile, sotto il sedile, sopra il tetto, nell'autoradio... insomma ce ne sono per tutti i gusti, costano qualche centinaio-migliaio di euro in meno e tutto sommato permettono sempre il solito giro del: spacco il vetro, salgo, spacco il bullock, metto in moto a contatto e parto. Con la differenza che comunque perdi un po' di tempo a spaccare un bullock e rischi di farti notare di più a scassare una Sandra che non gli altri antifurti.

Quindi non importa che auto abbiamo, se qualcuno ha deciso di rubarcela lo farà, ma almeno non spendiamo i soldi in antifurti futuristici che appena sono stati brevettati li hanno già craccati (per dirla in linguaggio informatico), spendiamo due miseri spicci che tanto quel che sarà poi si vedrà.

Ma a tutto questo c'è un quesito al quale non ho trovato ancora una risposta, un ladro ruberebbe mai un auto anche se figa se è ricoperta di guano (si guano ok? è il termine corretto per dire merda) di piccione?

Marco X

giovedì 11 novembre 2010

L'universo del Digitale Terrestre

Era un po' che non mi capitava ed allora ho preso la palla al balzo.
Stufo dei vari waybaloo, sandrino e pororo ho deciso di avventurarmi in uno zapping estremo sulla Tivì.
Il digitale terrestre, che oramai a Roma abbiamo da qualche anno, era lì che fremeva, era tutto un fuoco e non vedeva l'ora di farsi esplorare da qualcuno.
Scelgo la lista di tutti i canali ed inizio con veemenza a premere sul pulsante CH+.
Avevo dimenticato il motivo per cui mi ero creato un mia lista di canali privata, ed il motivo era che i canali non erano ai numeri canonici in cui dovevano essere.
Mi sono ritrovato a partire dal CH1 con TeleA, per poi passare al CH3 con TeleA+.
Ma dove è finito il canale 2? Non c'è, non esiste, per quanto abbia cercato di fare avanti e indietro non sono riuscito a trovare, scoprire o creare il canale 2, in alternativa ho scoperto la tv Canale 0, che ha azzeccato il nome in pieno, zero, come la sua utilità.
Poi sono passato a Tele Pontina (Una tv piena di traffico e stretta), Sardegna 1 (che poi io sto a Roma e mi trovo 8 ore di mammuttones che ballano), Canale A (aaahhh), Canale A+ (aaahhh + aaahhh), dahlia a pagamento (ed ho finalemnte scoperto a che cosa si riferiva lo sponsor del cagliari calcio), Mediaset a pagamento (però sei libero di scegliere e di vedere l'europa lig se vuoi perchè su scai non ce l'hanno) ed i canali sexo... si sexo mi pare fossero più di un paio, ovviamente a pagamento ed anche tematici si direbbe dal nome, ed erano:

Sexo Amatorial: Letteralmente sesso amatoriale, non nel senso che amano fare sesso ma nel senso che credo ci siano delle scene di sesso fatte da persone alle prime armi con le loro armi.

Sexo Erotica: Decidiamoci, o è sesso oppure è erotismo. Nel primo caso avrebbero dovuto chiamarlo sexo e basta, nel secondo caso avrebbero dovuto chiamarlo Erotica senza sexo e cmq credo ci siano film stile: cornetti alla crema e occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.

Sexo Extreme: Qui mi sorge un dubbio, sarà sesso estremo nel senso che lo fanno in posizioni impossibili oppure nel senso che lo fanno in situazioni estreme, tipo su una nave che affonda, un treno che deraglia, una lavatrice che va in corto circuito e via dicendo.

Sexo Transgression: Che solo a pronunciarlo si snoda la lingua, credo si riferisca alla trasgressione, ma non vedo cosa possa far trasgredire dato che il sesso in tv, alias porno, è già una trasgressione di suo.

Sexo Big Bamboo: I più avvezzi al calcio credo abbiano capito che si riferisca alle prestazioni di clarez big bamboo seedorf.

Sexo Senso: Protagonista brucio uillis che racconta le sue performance.

Ora mi domando, e non facciamo gli ipocriti, perchè uno dovrebbe pagare per vedere questi canali quando basta andare su internet e trovare materiale gratis? Forse si riferisce ad un pubblico di non praticanti del web? Forse si riferisce ad un pubblico che non ha il pc a casa?
Forse si riferisce ad un pubblico che non ha la materia prima?
La cosa che mi piacerebbe sapere è: Quanti sono gli abbonati a Sexo?

Marco X

mercoledì 3 novembre 2010

Banana Republic

Il telefono squilla, mi appresto ad alzare la cornetta. Dall'altro lato una voce, un disco che parte ed inizia a decantare tutta una serie di offerte promozionali ed iniziative per i probabili nuovi clienti che schiacciano il tasto cancelletto.

Ma se non voglio? Ma se il mio telefono non ha il cancelletto? Ma se il mio telefono è quello della SIP col cornettone ed il disco per infilare il dito e fare i numeri? Ma chi vi da il mio numero che non ho dato neanche il permesso di faro pubblicare sugli elenchi telefonici? Ma chi siete?

Tutte domande senza risposta, si perchè dall'altra parte c'è solo un disco che non ammette risposte vocali, che non ammette domande, che vuole solo sentir schiacciare quel maledetto tasto cancelletto, ed allora se io volessi ma non potessi schiacciare il tasto cancelletto perchè ho il telefono di cui sopra? Se io volessi accettare l'offerta ma avessi delle domande su alcune eventuali clausole che non mi vengono appositamente menzionate?
Ma soprattutto se fossi un po' più anziano e mezzo rincoglionito ed avessi il tasto cancelletto e lo premessi solo perchè sono l'anziano di una riga prima e non sapessi neanche che cosa stessi facendo?

Questo è il nuovo mercato ed a domanda possibile da fare la risposta è:
Le offerte delle compagnie telefoniche sono possibili in questo modo, basta l'accettazione vocale, che chiaramente io non potrò mai registrare per conferma ma loro forse si, il libero mercato della telefonia prevede che la vecchia compagnia possa essere sfrattata via dalla casa senza passare dal via, ma chi e quanti sanno che bisogna tenere certe compagnie per 24 o 12 mesi altrimenti si incorre in penali?

La domanda nasce spontanea e trova subito il condotto che dal cervelletto porta all'ugola e poi verso l'esterno:
Ma è mai possibile che siamo così tanto un paese delle banane?

Marco X

martedì 26 ottobre 2010

Post a Comment?!?!

Ehi tu!
Si sto dicendo proprio a te che passi e dai una sbirciata, magari se ti interessa leggi anche un argomento per intero... certo se mi/ci dice fortuna ne leggi un paio o addirittura utilizzi la funzione "Aggiungi ai preferiti" del tuo browser.
Proprio tu, prestami un paio di minuti di attenzione, forse 5.
Sei interessato? Leggi i blog? Ti piacciono? Li trovi particolarmente divertenti, informativi e via dicendo?
....
....
Bhe allora mi spieghi per quale diavolo di motivo non ti degni neanche di postare un commento?
Non interessa se sia positivo o negativo, anzi forse se è negativo aiuti anche ad evolvere la struttura e la filosofia del bolg stesso.
Se Internet ci da' importanza con i suoi spazi a noi dedicati forse vuol dire che qualcuno ci segue e ci legge e tu Web Fisherman, si fisherman e non sailor, dacci un segno del tuo passaggio, siamo in attesa della tua venuta.

Marco X

giovedì 21 ottobre 2010

I Piplings


Waybuloo il nuovo programma per i più piccoli è stato incoronato come erede dei Teletubbies.
Al posto dei 4 teletubbies colorati abbiamo 4 pseudo animaletti con occhi grandi stile manga giapponese che rispondono ai nomi di:
- Lau Lau che sembra un coniglio e ha come caratteristica chiave l’immaginazione. Ama dipingere e scolpire, particolarmente se lo può fare per i suoi amici.
- Yojojo simile a una scimmietta che incarna la felicità. È impacciato, divertente e insolente. Come Lau Lau ama dipingere, e ha una grande passione per la musica e la danza. Ha persino un piccolo palco intagliato da un ceppo di albero su cui effettuare le sue performance.
- De Li è invece simile a un gattino e rappresenta l’amore. È un po’ timido ma sta consolidando la sua personalità, ama la natura, darsi al giardinaggio, curare i fiori o raccogliere il cibo per il gruppo.
- Nok Tok rappresenta la saggezza. Risolve i problemi e fornisce le soluzioni creative e inventive per riparare gli oggetti. Ha una cassetta portautensili molto colorata e una macchina speciale che può risolvere un gran numero di problemi.
(descrizioni prese dal sito http://www.tvblog.it)
Tutti e quattro fanno parte della razza dei Piplings.

Ebbene mi sono imbattuto in questo nuovo Cartone Animato (anche se non è un cartone animato vero e proprio) qualche giono fa mentre cercavo i teletubbies (per mio figlio, non per me). Con mio sommo dispiacere, e della Karma domestica mi accorsi che non c'erano i teletubbies e che il loro posto era stato preso da questi waybuloo.
Mentre mi accingevo a piangere in silenzio in un angoletto (stile strega di balir) mio figlio rimase come ipnotizzato da questa intro dell'episodio, da questa specie di animaletti e dalla sigla, che gente cresciuta a Uomo Tigre e Mazinga definirebbe gaia all'ennesima potenza.
Il bimbo era completamente catturato da queste ambientazioni, da questi animaletti, da quella sigla, dal loro modo di muoversi lento e melodico, un visibilio di nuovo Karma lo stava appagando.
Poi arriva una ruota che gira con dei cristalli e i quattro marmocchietti animaletti fanno degli esercizi per impersonarsi in animali (pesci, gatti, cani) ed esercizi base di ginnastica (il ponte, carponi etc).
Il tutto stuzzica la mia curiosità e mi informo riuscendo a sapere che cercano di impartire un tipo di yoga, lo yogo,  per trovare la pace interiore e insegnare il rispetto verso gli altri.
Fichissima sta cosa, studi e studi dietro per arrivare ad un risultato simile.
Purtroppo per il mio yogo la concetrazione di mio figlio va da un picco del 100% ad un baratro del -47% nel momento in cui fanno il loro ingresso nel programma i bambini in carne ed ossa e tutto ciò dura fino al successivo programma che attulamente si chiama Pororo.

Tutto questo per dire che fossi stato io avrei dato un pizzico di quella rudezza infantile che ha appagato la mia generazione, una spennellata di odio e violenza qui e là e... perchè no anche un po di machismo robbottesco.
Ecco io li avrei fatti così:
- Lau Lau un robot andoride dalle sembianze umanoidi di sesso femminile. Non ha sentimenti ma è molto avvenente, è la capostipite di una nuova generazone androide che ha preso il controllo sulla razza umana soggiogandola e combatte la resistenza di questi ultimi con la sua avvenenza, circuendo gli uomini ed attirandoli a se per poi ucciderli con la sua forza androide.
- De Li primo generale di Lau Lau. Comanda l'esercito androide e il laboratorio di ricerca sotterraneo segreto degli androidi; laboratorio in cui vengono creati nuovi cyborg per distrugere e governare il mondo, putroppo questi nuovi cyborg odiano la luce del sole e devono combattere di notte.
- Yojojo fido scudiero del suo amico Nok Tok. Un robot in grado di trasformarsi in auto, moto, aereo e macchina scavatrice. Spara missili esplosivi e raggi laser dagli occhi.
- Nok Tok L'ultimo guerriero umanoide a cui suo padre a fatto delle operazioni per sostituire la sua pelle e le sua ossa con delle leghe metalliche più resistenti. Conosce le arti marziali, tutte, fa schioppare tutti con le dita delle mani, usa armi convenzionali come spade, spadoni, fuciloni a pompa, minigun e sa pilotare il suo amico mezzo yojojo.
Musiche di accompagn hard rock e schizzi di sangue su tutti i divani collegati via etere.

Chissà se così avrei avuto anche io lo stesso successo che hanno avuto i Piplings con Waybuloo.

Marco X



martedì 19 ottobre 2010

Let your son decide

Ore 00.30 scatta l'antifurto.
Mi desto dal letto con fare repentino, scatto in piedi cercando di cavare un paio di caccole dagli occhi, cerco le ciabatte che puntualmente sono una sotto il letto e l'altra in salone.
Cerco di relaizzare cosa sta succedendo ma riesco solo a farmi prendere da uno sconforto misto a sonnambulismo estremo.
No, non è l'antifurto o meglio è il nostro personalissimo antifurto umano che dall'alto della sua esperienza poco più dodecamensile ha iniziato a strillare e piangere a causa di non si sa cosa.
Mi avvicino con fare mesto e rassicurante, per quanto il risveglio dopo un'oretta di sonno lo possa consentire, e inizio a cercare l'interruttore per spegnere il tutto.
Non trovo la leva, cerco allora di capire cosa abbia fatto scattare la sirena ma tutte le risposte alle mie domande hanno una sola e ferma negazione: "No!".
Resto allibito dalla freddezza delle risposte e sconcertato dal volume dell'impianto sonoro, da tutto ciò capisco solo una cosa, sarà una lunga notte.
Dopo circa 4 ore passate ad ingegnarmi per placare il frastuono capisco che oramai e finita, che probabilmente posso anche iniziare a vestirmi e fare colazione con calma e magari uscire a comprare un quotidiano fresco di stampa, quando all'improvviso tutto torna in sintonia con l'orario notturno. Il suono cessa, la foga impetuosa si placa e la piccola sirena si sdraia nel suo letto per riposarsi.
Sono le ore 04,30, se tutto va come deve ho almeno 3 ore di sonno.
Ore 05,30 un falso contatto fa scattare nuovamente l'allarme stavolta però dura solo una mezzoretta, capito il trucco delle quattro ore precedenti, ottimizzo l'alzata dal letto con le ciabatte al loro posto, le caccole sono piccole e si levano in un baleno, mi avvicino al pannello dei comandi e gli cedo il mio cuscino.
Tutto tace ora tranne il mio desiderio di riposo che dovendosi accontentare di tre ore scarse di sonno intervallate nell'arco di una nottata batte i piedi come se stesse pestando l'uva della vendemmia.

Marco X

mercoledì 13 ottobre 2010

Questione di CUORE

Neffa e DJAx dicono che nella loro canzone la parola Culo è stata sostituita con Cuore.
Ed effettivamente il ragionamento fila, basta leggere alcuni passaggi che tutto torna tranquillamente, ad esempio:
"Per sta canone d'amore ci vuole la faccia come il cuore"
giustamente la frase così non ha senso, ma con la dovuta sostituzione diventa:
"Per sta canone d'amore ci vuole la faccia come il culo"
e tutto torna.
Ma questo è solo lo spunto per andare a ritroso nella memoria e cercare vecchi testi che potrebbero essere sostituiti ed avere più senso grazie al binomio Cuore/Culo.
se penso all'infanzia vado dall'Uomo Tigre:
"E' l'uomo tigre ha in fondo un grande cuore"
se lo sostiuiamo diventa
"E' l'uomo tigre ha in fondo un grande culo"
e direi che per come andavano i suoi combattimenti dove inizialmente le prendeva di santa ragione la frase ci sta davvero tutta.

Effettivamente funziona bene sta sostituzione, adesso scusate ma sto prendendo la strada di google alla ricerca di tutte quelle canzoni che potrebbero entrare nella mia top ten del cuor... del culo.

Marco X

Ritorno alla scrittura


Troppo tempo è passato dall'ultimo post pubblicato.
Ho deciso di rifarmi sotto e ricominciare a scrivere qualcosa, giusto un po', così, tanto per.
Insomma se lo sfogo è scrive allora basta lasciare libera la penn... scusate le mani sulla tastiera (e non sotto).

Si ricomincia e ci si dedica a questo speriamo con una buona cadenza e soprattutto con un buon piglio umoristico descrittivo.

Marco X