Lettori fissi

martedì 23 agosto 2011

Fake Sardegna

La cosa più bella dell'estate è andare in ferie o vacanze, il termine che vuoi usare dipende dall'età.
Se sei uno studente le chiami vacanze mentre se lavori le preferisci come ferie.
Quello che sono riuscito a notare quest'anno è qualcosa di raccapricciante e schifosamente orrendo, cerco di spiegarmi meglio.
Adoro quella regione che viene chiamata Sardegna, che ho espolrato per una buona parte al centro e nel versante nord-orientale. Per cui anche questa volta mi sono recato sull'Isola.
Causa bimbo piccolo non è stata una vacanza itinerante come in passato ma con un campo base fisso per poi recarsi in spiaggia a giocare e fare il bagnetto.
Campo base Palau.
Esplorata in passato La Maddalena ci siamo dati alla scoperta delle spiagge nella Gallura ed Arzachena.
Viste alcune come Mannena e Rena Maiore (la più bella di questa vacanza) decidiamo di andare a vedere anche Cala Liscia Ruia, chiamata anche long beach. dalle foto sembrava bella ed effettivamente lo sarebbe se non fosse che:
- in estate ci sono almeno una decina di stabilimenti
- a circa 200 metri dalla costa ormeggiati panfili e yacht a 75 piani che alla sera scaricano i loro liquami in mare
- stabilimenti con lettini con materasso memory, tavolinetto in legno brasiliano e divanetti di contorno ad ogni ombrellone
- spiaggia libera non molta
- strada sterrata dietro la spiaggia dove parcheggiare a pagamento con parcometri del comune.

Ora voi mi direte:
- ma è Porto Cervo te lo potevi aspettare
- ma se vai in Costa Smeralda vuoi non trovare gli yacht ormeggiati?
- ma se ti piace tanto l'Ogliastra e la Gallura che ci sei andato a fare lì?

Tutte domande plausibili ed accettabili, ma che hanno una comune risposta:
Vedere per vedere ed esplorare.

La cosa più assurda è che i ricconi restavano nei loro barcoccioni, chi andava in quegli stabilimenti erano coloro che volevano sentire puzza di gossip, olezzo di bella vita e sganciare dai 20 ai 50 euro a lettino, una follia!
Poi arriva gente come me che si apposta nella spiaggia libera col suo ombrellone, telo da mare 4x4, giochi da spiaggia per bimbo e viveri propri ed osserva...
Vede che chi sta agli ombrelloni non ha la parlata snob, ma la rozzezza degli accenti dialettali più svariati, che si diverte ma nel fondo dei suoi occhi leggi "cazzo quanto m'è costato 'sto lettino" e soprattutto per fare lo snob anche a sera in piazzetta compra dal vucumprà di turno le grandi firme false.
Esatto in Costa Smeralda i vucumprà non vendono gingilli e cazzilli, ma:
- piumini moncler falsi (con 40 gradi)
- polo prada
- vestiti da sera di non so chi
- scarpe false
insomma con una bella infornata di finanzieri si potrebbe fare man bassa di tutto questo materiale.
Praticamente i finti snob conprano il fintume, se lo mettono alla sera e fanno i finti fighetti...

Questo lato della vacanza è stato il più triste, a casa loro magari smadonnano che non sanno come pagare una bolletta poi lì per apparire fanno queste cose. Ho il disgusto della società dell'apparire e del voler essere o sembrare chi non si è, ed allo stesso tempo ho il vomito a pensare che una banda, una casta, una setta di gente coi soldi ha rovinato una spiaggia infinitamente bella perchè ha deciso che doveva essere il loro ritrovo estivo per sfoggiare l'opulenza.

Marco X

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