Lettori fissi

giovedì 5 marzo 2009

Genitori in blu ginz

Fin da bambini, da quando ci insegnano a leggere andiamo in fissa nel leggere tutto quello che ci capita. Credo che in molti mentre viaggiavano sul sedile posteriore dell’auto dei propri genitori, si soffermavano a leggere le insegne dei negozi o i cartelloni pubblicitari. Vincevano di molto le soste ai semafori, dove da fermi si leggeva tutto quello che c’era intorno. L’unico ostacolo a questo esercizio mentale e dialettico erano
proprio loro, i nostri genitori che dopo un paio di insegne lette dicevano “Basta! leggiteli a mente, non a voce alta!”, poi li rileggevi a voce alta e loro ti dicevano di nuovo quella frase, poi tu continuavi ancora a voce alta e loro giù con quella frase, tu continuavi a non capire e andavi di voce alta, finchè non usciva la classica affermazione dei genitori: “Dormi! Quando arriviamo ti svegliamo”. Lì ci si rimaneva un po’ male, anche perchè non capivamo dove fosse il nostro errore, cosa facevamo di male, tanto che iniziavamo a credere che leggevamo male e il nostro linguaggio non era consono a parlare con gli adulti.


Quindi invece di dormire si iniziava la cantilena “Perchè? Sbaglio a leggere? Dovevo leggere Pippo e ho detto Pippò?”. Più lo chiedevi e più loro non rispondevano, allora continuavi a chiedere e notavi la vena sul collo di tuo padre che iniziava delinearsi poi si vedeva chiaramente, dopo un po’ diventava nettamente visibile ed infine si staccava dal collo. Stessa sorte per la carnagione, chiara, ambrata, rosso vermiglio, rosso carminio, rosso pompeiano! Quando tutto arrivava al limite partiva il testacoda con la macchina, si spegneva il tutto e si giravano dicendo: “BASTAAAA!!!!! Ora hai stancato ti ho detto di metterti a dormire e non voglio più sentirti parlareeeee!!!”.
Capivi che qualcosa non andava, ma non sapevi bene cosa, allora decidevi di sdraiarti sul sedile posteriore e dopo aver chiuso gli occhi per poco, giusto il tempo di riprendere la marcia, iniziavi a bisbigliare qualcosa con la tua vocina stridula da poppante…. Finchè per l’ennesima volta loro non si inkazzavano e sta volta l’esternazione del loro disappunto raggiungeva proporzioni immani. Qui purtroppo mi cala la censura sul linguaggio, ma è noto che le parolacce si intendono fin dalla più tenera età.
Ma a parte ciò, volevo porre alla vostra attenzione quello che si leggeva e non si capiva, quello che alla fin fine chiedevamo ci venisse spiegato ma nessuno lo faceva, e questi erano gli acronimi. Leggevi “Divani & Divani” che era sta &, vedevi “Autotrasporti SAS” e che dè l’SAS? La malattia venuta fuori decenni dopo?
Personalmente non avendo un vocabolario in auto, davo una mia interpretazione a quello che leggevo, volete degli esempi? Si lo so che li volete, ma non li farò… passerei per ridicolo… Ma vabbè facciamoli:
Trasporti SAS diventava Trasporto SASSI, avevano omesso la SI perchè non entrava sull'insegna probabilmente.
Divani & Divani o Ciccio & Figli diventavano Divani 8 Divani e Ciccio 8 figli, nel caso di ciccio 8 figli era tutto ok, nel cao di divani 8 divani però continuavo a chiedermi il perchè non avessero messo solo 8 divani…
Autocentri spa diventava Autocentrispa, una sola parola per un profondo significato, aveva sbagliato a scriverlo staccato, era indubbiamente da scrivere tutto unito.
Calzature srl nella mia idea era calzature sorelle, cioè sorelle, cioè suore, cioè scarpe per le monache.
INPS… era "Inpossibile", cioè era impossibile scriverlo per esteso con le sue lettere e scrivevano INPS, e ce stava tutto, a 6 anni che te ne fregava se scrivevano NP o MP? La grammatica era una mera illusione dell’uomo docentibus.
Questi sono solo alcuni dei tanti significati che ho dato a parole che oramai neanche mi ricordo più. Però una cosa era certa essere bambini ed avere in saccoccia un mattonata sui cojoni di Perchè questo o Perchè quello era disarmante per chiunque.    A volte presi dal Karma rispondevano ai tuoi perchè, i genitori, ma dopo una decina esplodevano nella depressione più totale, si perchè se tu domandavi e loro rispondevano tu domandavi ancora ed eri avido di SAI Xchè! Altre volte invece ti dicevano vai dai nonni oppure vai a giocare, oppure vaffanculo non rompermi I cojoni.
Questo perchè esistono perchè e percastri e perchè la storia è ciclica come vi dicevo in altre mie scritture e, se tanto mi da tanto, fra un po' tocca anche me... si diciamo che al massimo un paio di anni inizierà coi suoi perchè, per il momento siamo ai gorgheggi, e mi ritroverò a far parte della categoria genitori in rosso pompeiano.


Marco X