Lettori fissi

lunedì 27 dicembre 2010

AA Batterie Cercasi... Tipo AA


Passate bene le feste? Mangiato come degli assassini sulla forca? Bevuto come dei camelli alla gogna?


Bene è tempo di fare i conti con i regali di Natale.


Chi come me è alle prese con dei bambini avrà sicuramente notato come le loro dolci piccole creature prediligano quei giochi, o accessori, che fanno un po' di rumore o si muovono.


In questa categoria possiamo inserire i vari: trenini, macchine telecomandate, bambolotti che mangiano bevono e fanno i bisogni e chissà quanti altri oggetti.


Ora il dubbio che mi stupra la mente è questo, una macchinina telecomandata 5 batterie stilo (le classiche AA) e una batteria quadrata da 9 volt, si quella rettangolare per essere più precisi, non quadrata, rettangolare con due diodi (credo si chiamino così) in cima, uno maschio e l'altro femmina (in gergo si dice così, se non ci credete aprite google e fate le vostre ricerche); dai su quelle due protuberanze che tutti, e nessuno mi venga a dire "Io no!" abbiamo assaggiato con la lingua per sentire se la batteria era carica, quell'assaggio elettrizzante e ferroso che appena arrivana ci faceva allontare la batteria con violenza dalla lingua e dire "Cazzo è carica!".


Insomma 1 batteria da 9 volt e 5 sitlo per una macchinetta, continuiamo con un'altra macchinetta che funziona con 5 stilo, un trenino a 2 stilo, un altro trenino a 3 stilo, un sapientino a 4 stilo e via via la lista si potrebbe allungare all'infinito, passando anche per lo sbrodolino di turno che funziona con 4 stilo e che nessuno mai ha visto o capito dove vadano inserite (anche se un'idea io ce l'avrei).


I conti che tornano fino al sapientino dicono: 19 stilo e una batteria da 9 volt.
A parte il fatto che usare ancora le batterie da 9 volt mi sembra quanto meno arcaico, v
oglio restare calmo e chiedere con estrema cortesia a chi fabbrica questi giochi un paio di cose, la prima:


- Ce le mettiamo le batterie in dotazione a 'sti giocarelli? Oppure pensate che il 24 notte o il 25 all'alba ci sia un cartello di tabaccai aperti solo per vendere le batterie e che te le facciano pagare un occhio della testa? Almeno vogliamo scriverlo a caratteri cubitali che "NON SONO INCLUSE", non ci stanno, le devi da comprare, pagale a parte o quello vi pare? Sempre se non è troppo fastidio sapere anche che tipo di batterie ci vogliono.


Domanda successiva:


- Siamo nel 2010, i cellulari esistono da quasi 20 anni, i battery pack da circa 15, la tecnologia fa passi da gigante in ogni BRANCHIA (si Branchia, perchè si deve respirare l'aria nuova che avanza anche sotto 50 metri d'acqua) e vendiamo ancora giocattoli a batterie AA, stilo e 9 volt? Ma siamo impazziti?


Mi ricordo che quando avevo 12 anni comprai una maccina radiocomandata della GIG, mi pare si chiamasse "Turbo Duello", andava con 8 stilo oppure potevi comprare il battery pack, un aggeggio ricaricabile con la corrente di casa, e adesso siamo tornati indietro alle stilo singole?


Non fraintendetemi, so anche io che esistono le batterie ricaricaribili e i loro caricatori, ma caricare 19 stilo e una pila da 9 volt tutte insieme non è possibile a meno che non abbiate un esercito di caricatori, quindi non sarebbe meglio un caricatore ed un battery pack per ogni giochino?


 


Del tipo:


Il trenino lo fermi alla stazione e attacchi il caricatore, magari il bambino si diverte anche avedere le lucette che dicono "Carica, carica, carica!"


La macchinina telecomandata la doti di un caricatore simile a distributore di benzina e la metti a fare il pieno di energia, il bambino si divertirebbe sicuramente.


Il sapientino lo metti in carica e stop, il bambino si diverte tantissimo a non sentirlo più urlare con quella voce idiota ogni volta che sbaglia una lettera.


Lo sbrodolino lo metti in carica sul vasetto, sempre per la teoria che io so dove gli vanno messe le batterie, certo non so quanto sia divertente per i bambini o per lo stesso sbrodolino, però sicuramente un figlio degli anni 80 si divertirebbe tantissimo a vedere questa scena, magari aggiungendo un grugnito di sforzo, metre si ricarica, un grugnito del tipo devo fare la cacca e non ci riesco perchè è dura dura dura e il dottore la misura, la misura è 33...1...2...3!!!


 


Marco X


giovedì 16 dicembre 2010

Balconing, moda del decennio o Déjà vu?

Il Balconing è un'attività che consiste nel saltare da un balcone o da una finestra posti a un piano elevato direttamente all'interno di una piscina o di un altro balcone.
La moda del balconing ha avuto inizio nelle Isole Baleari agli inizi dell'anno 2000. 
(definizione presa da Wikipedia)

Una nuova moda, la moda del 2000, la moda del decennio, il Balconing o Barconing come diremmo a Roma in dialetto romano. Una nuova moda che però ha le sue radici nel secolo scorso in alcune scene di film storici, la prima a venire alla memoria è quella di Fantozzi:



Fantozzi: Allora, prenderò l'autobus al volo!
Pina: No, Ugo! L'autobus al volo no!
Mariangela: No, papà!
Fantozzi: Sì, saltando dal terrazzino, guadagnerò almeno due minuti!
Pina: No, Ugo! Non l'hai mai fatto... non hai il fisico adatto...
Fantozzi: Non l'ho mai fatto... ma l'ho sempre sognato!
Coinquilina di Fantozzi: Ma cosa fa?
Coinquilino di Fantozzi: Prende l'autobus al volo.
(Estratto da Wikiquote)


Alla sua seconda battuta fantozzi accenna al salto dal terrazzino, il primo grande esempio di Balconing.
Quindi voi scellerati Egidi che andate alle baleari per la moda del decennio ricordatevi che il buon Ugo Fantozzi ha iniziato questo trend già nel lontano 1975, ben 25 anni prima del primo primino che si è prematuramente premurato di emulare un primate dal balcone.

Marco X

venerdì 3 dicembre 2010

Controlla il traffico (romano) residuo

Sono obbligato a parlare del tempo in questi giorni di buio e triste grigiume meteorologico.
Siamo qui in un centro Italia e più precisamente in una Roma più bagnata che mai (attenzione Roma è una città e non una donna mentre bagnata si riferisce alla quantità di acqua piovana caduta e non ad altro) ad analizzare quali sono i disagi maggiori.
Il più importante fra tutti i disagi capitolini è il traffico.
Il traffico questa piaga urbana è presente in maniera aspra e blasfema sul suolo romano.

Normalmente in condizioni di tempo serene e manifestazioni (tipo cgil, cisl, uil, cobas, ugl, orsa, pantera, anthrax, bon bon, magomerliniadi etc.) assenti per coprire 10km da periferia verso il centro occorrono in auto dai 30 ai 60 minuti.
Nelle condizioni attuali abbiamo una media che va dai 50 ai 90 minuti per i soliti 10km, insomma se avete intenzione di prendere l'auto sperate almeno che ci sia un posticipo od un anticipo di campionato di calcio, così da poterlo seguire per intero.

I motivi di tale fenomeno? Sono i più disparati ed assurdi, ma i principali li possiamo catalogare in:

Aumento automobili in circolo: Roma è una città che vanta un gran numero di centauri e motorinisti (quelli che guidano il cinquantino e si vantano di essere dei valentinirossi), negli orari di punta basterebbe spruzzare del ddt agli incroci per vedere cadere centinaia di queste zanzarelle nel giro di pochi istanti.
Il numero delle due ruote cala vertiginosamente con l'arrivo della pioggia, una buona percentuale prende l'auto, e di questi, molto pochi hanno mai guidato l'auto nel traffico.
Ci si trova ad affrontare il fenomeno degli incapaci senza cognizione spazio-tempo.
Un auto ci passa in quella fila? Col motorino ci passerei con l'auto non so... mi accodo.
Un auto può camminare sulla fila di destra che scorre se la fila di sinistra è bloccata? Con lo scooter lo farei con l'auto non so... mi accodo.
Un auto a 50 all'ora frena meglio di un motorino? Non lo so, lo scooter mi da più sicurezza e lo conosco meglio... vado a 20km orari.
Questi sono solo alcuni dei motivi dei novelli, ma non troppo, guidatori occasionali.

Decremento delle due ruote: Di contro abbiamo chi continua ad utilizzare lo scooter anche se piove, questo perchè da i suoi vantaggi di tempo, ma un'ottima percentuale di tali centauri in caso di pioggia diventa dei Pan (andate su wikipedia a vedere razza di incolti ed ignoranti). Passano da andature sostenute e numeri da circo ad andature pedestri e numeri da sonno, insomma dei rincoglioniti perenni.

Curiosi: Mai come nelle giornate di pioggia aumentano purtroppo gli incidenti dovuti all'asfalto viscido... asfalto... asfalto... asfalto un paio di palle! Sampietrini! O pavè che dir si voglia. Si a Roma abbiamo una quantità industriale di pavè che potrebbe essere esportato anche all'estero senza intaccare minimamente il nostro manto stradale, potremmo far crescere il PIL del 3% (e non sto dicendo 3montate) se solo esportassimo questo nostro simbolo romano in giro per il mondo ma... ma noi siamo romani, orgogliosi, belli fatti cor pennello e "se lo tenemo tutto ar pizzo" (ce lo custodiamo gelosamente dalle brame altrui, ndr).
Dicevamo del numero di incidenti che aumenta ed in proporzione aumenta il numero di curiosi che rallenta o addirittura si ferma solo per sbirciare e magari dire la sua sull'accaduto.
Dire la propria a Roma non è intromettersi negli affari altrui, per noi romani dire la nostra è un dovere, una necessità dell'animo, una legge civica che nessuno ci può togliere, neanche se piove e se per dire la mia devo abbassare il finestrino e bagnarmi come un rospo, Io ho il diritto e il dovere di rallentare, creare file, aumentare il caos per dover dire magari:
"Lui veniva da destra!" (ed eravamo su un rettilineo)
"Sempre voi coi motorini!" (mentre il Pan è atterra a rantolare come una mamma di bambi appena sparata)
"Aaaa stronzo!" (che a Roma ci sta sempre bene)
"Ma almeno levateve dar cazzo!" (che non è sbagliato suggerire di spostare ciò che crea disagio, certo è il modo in cui lo si dice che rischia di creare maggiori problemi)
per finire con il classico "Mortaccivostra!" (che a Roma è come "Ciao" nel resto d'italia).

Tutti questi curiosi alimentano le ire della fila di auto, ma c'è un tipo di curiosi che li batte tutti, i curiosi fluviali.
E' da un paio d'anni che il Tevere, fiume romano, decide di gonfiare le acque e tentare di straripare in città, in alcuni casi c'è riuscito senza creare troppi danni in altri no, ma i curiosi so lì in agguato e quando meno te lo aspetti - dopo essersi informati via radio che l'idrometro di ripetta è salito di un 1 centimetro - variano il loro percorso per fare in modo di passare su un ponte e percorrerlo a 0,02km/giornalieri per monitorare il fiume ed il livello delle acque.
Credetemi li prenderei a calci nel tubo di scappamento e li frullerei (butterei) nel fiume con la loro auto, gli sportelli chiusi, le sicure abbassate ed i finestrini alzati, ovviamente con la cintura di sicurezza allacciata.

Direi che per ora può bastare sono le 15 e diluvia, se voglio essere a casa per le 19 devo affrettarmi ad uscire, devo percorrere i miei 15 km di ritorno dal centro alla periferia (tratto trafficato per quest'orario) e non vorrei fare tardi... con 4 ore dovrei farcela... ma prima metto la radio vediamo che dice del Tevere...

Marco X