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lunedì 21 febbraio 2011

I 3 Porcellini in interessi

C'era una volta una scrofa che ebbe tre piccoli porcellini: TAEN, TAG ed ISC
Ma non aveva più modo di poterli pagare e soddisfare i loro interessi, così, li liquidò e lì mandò a cercare fortuna per il mondo. Partì TAEN ed incontrò un uomo con un fascio di paglia, e gli disse: "Per favore, buon uomo, mi dai la tua paglia per costruirmi una casa?" L'uomo acconsentì, ed il porcellino TAEN fece la sua casetta di paglia.
Arrivò un giorno un agente immobiliare, il quale bussò alla porta e disse: "Porcellino, porcellino, fammi entrare vorrei valutare la tua casa." Il porcellino rispose: "No, no, neanche per sogno." L’ agente immobiliare allora rispose: "Ah si? allora soffierò via la tua casa, se non posso venderla ed avere la provvigione neanche tu puoi abitarci." Così soffiò e sbuffò così forte che la casetta di paglia fu spazzata via, e l’agente immobiliare si mangiò la planimetria catastale.
Il secondo porcellino, TAG, incontrò per la via un uomo che portava una fascina di legno e gli disse: "Per favore, buon uomo, mi dai il tuo legname per costruirmi una casetta?" L'uomo acconsentì, e TAG costruì una casa di legno. Venne poi l’agente immobiliare e disse: "Porcellino, porcellino, fammi entrare vorrei valutare la tua casa." Il secondo porcellino rispose: "No, no, neanche per sogno." L’agente immobiliare allora rispose: "Ah si? allora soffierò via la tua casa, se non posso venderla ed avere la provvigione neanche tu puoi abitarci." Così soffiò e sbuffò così forte che alla fine anche la casetta di legno fu spazzata via, e l’agente immobiliare si mangiò la planimetria catastale.
ISC, il terzo porcellino, incontrò sulla via un uomo con un carico di mattoni e gli disse: "Per favore, buon uomo, mi dai i tuoi mattoni? Voglio costruirmi una casa." L'uomo acconsentì, ed ISC poté costruirsi una bella casa di mattoni. Anche da lui venne l’agente immobiliare, e disse: "Porcellino, porcellino, fammi entrare vorrei valutare la tua casa." "No, no, neanche per sogno." "Allora soffierò e ti butterò giù la casa, se non posso venderla ed avere la provvigione neanche tu puoi abitarci." L’agente immobiliare soffiò, sbuffò, e risoffiò fino a perdere il fiato, ma per quanto soffiasse, la casetta non crollava. Quando vide che soffiare non serviva a niente, disse: "Porcellino, lo sai che questa casa è molto resistente e potremmo venderla bene? Passa in agenzia da me che vediamo di valutarla con calma." "Benissimo," rispose il porcellino, "A che ora devo passare?" "Alle sedici." rispose l’agente immobiliare.
ISC  andò in agenzia prima che arrivasse l’agente immobiliare, parlò con un altro tizio e tornò a casa: quando l’agente immobiliare venne a saperlo andò su tutte le furie, corse a casa di ISC e gli disse: “ ISC lo sai che gli appuntamenti vanno rispettati? Ma va bene porcellino, passa domani che la commissione deve essere mia, sempre alle sedici?" "Va bene." L’agente immobiliare aveva intenzione di farlo uscire di casa e mandare il Tapparella ad occupare la sua abitazione, cambiare le serrature e non farlo più entrare, così da poter vendere con calma quella casa.
Il giorno dopo alle nove di mattina, ISC andò in agenzia a vedere le valutazioni degli immobili e rientrò prontamente a casa. Quando l’agente immobiliare arrivò col Tapparella alla casa non si accorse che ISC era dentro.
Decise così di far calare il Tapparella giù dalla canna fumaria, e quando ISC se ne accorse, mise a bollire un calderone d'acqua; quando l'acqua fu bella bollente, tolse il coperchio, ed il Tapparella ci cadde dentro; allora ISC  rimise prontamente il coperchio sulla pentola, bollì il tutto e se lo mangiò per cena, e da quel giorno più nessun agente immobiliare venne ad importunarlo.

Marco X

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