Lettori fissi

venerdì 27 febbraio 2009

I drughi


Bentrovati a tutti dopo un po' di pausa preso dal sottoscritto. Un po’ per malattia, un po’ perché scrivere da casa non è come scrivere dal lavoro, dal quale tendi ad estraniarti, ed un po’ perché avevo indetto uno sciopero e dovevo farlo, altrimenti sarei stato un 3monti qualunque che parla parla parla…


Quel che può succedere in qualche giorno è lo stesso che può succedere in un solo giorno, in un istante. Ogni momento è buono per cambiarti la vita in meglio o in peggio. Fra tutti spicca la figura di un tipetto imbottito zozzo di soldi e pieno di tempo libero da non sapere come spenderlo, and the winner is… La-po!


Esattamente gente. Vedete bene il pensare comune dell’uomo (inteso come razza) medio. Chi di voi che prende il suo stanco stipendio mensile non ha mai pensato:



· Se facessi 6 al superenalotto…


· Se grattassi via 500mila euro…


· Se fossi un manager ricco e di successo…


· Se fossi di famiglia buona e non dovessi fare una mazza…


Credo che, oltre ogni raionevole dubbio, una ottima parte voi lo abbia pensato alcune volte. E chi non ha mai pensato all’ultima opzione? Già perché le prime 2 vinci soldi di punto in bianco, te la passeresti bene, ma sempre un mr X potresti restare. La 3° diventa impegnativa, per avere successso devi rinnciare a qualcosa, il tempo libero, la famiglia, l’amore o altro… L’ultima invece sta bene così. Saresti di famiglia agiata, anzi no ricca, avresti il papi che ti da’ tutto, avresti un sacco di soldi e tempo libero, inizieresti a lavorare verso i 40 anni nella società de papi senza fare una mazza, tanto c’è il consiglio di amministrazione che fa tutto per te, te al limite leggi 2 carte, 4 relazioni trimestrali all’anno (se non c’è chi te le legge a voce alta mentre ti fai i massaggi) e continui a fare i tuoi porci comodi. Ora il problema è uno solo. Che fare nel tempo libero? Alcune filosofie di pensiero suggeriscono il training autogeno, altre di farsi un hobby, altre ancora di fare sport fighetti, tipo il polo, il badminton o il golf. Una scuola nordica, ma di origine mediorientale ti sbatte in faccia una realtà particolare invece. Avere tutto questo in pochi attimi, ma pagarlo per intero. Tale filosofia si chiama Drughesimo.


I principi fondamentali del drughesimo sono pochi e di semplice attuazione. I luoghi di culto poi si svolgono nel focolare domestico, stile riti pagani, basta solo avere a dispozione il materiale per arredare la zona di culto.


Cerchiamo di entrare nello specifico. Chi bisogna venerare nel drughesimo? Come si svolgono i riti di culto? Le funzini sono articolate o semplici? Insomma di cosa si tratta? Andiamo per ordine e diciamo tutto. Il drughesimo è una religione Politeista. Si articola in 8 divinità suddivise in 4 caste.


La prima casta è la più importante e governa il Tutto.


La seconda governa lo spirito dell’uomo per elevarlo allo stato di benessere.


Nella terza casta abbiamo chi governa gli umori dell’uomo e che determinano la presa a bene o a male degli eventi.


Nella quarta casta abbiamo un unico dio che governa il male e tutto ciò che ne consegue.


Conosciamo meglio queste divinità. Prima casta, 3 divinità:


1. Il cielo è pieno di lei, si chiama cocco, impartisce gli stati di umori eccitanti e ti manda su di giri in poco tempo, raggiungerla è difficile per il costo che ne comporta all’adepto.


2. Hero. Simile alla cocco ma meno potente in governabilità, la sua assuefazione può causare stati di trans che vengno poi governati nella 4° casta.


3. Crack Parmalat. Genera lo stato mentale che avvina al dio della quarta casta, ma solo per alcuni istanti, potente ma di non duraturo effetto, specialmente se nelle funzioni non si agisce secondo la regola.


Sconda casta, 2 divinità:


1. Maria. Di natura floristica viene coltivata dall’uomo per coltiare il suo spirito. L’effetto e abbastanza rapido e veloce, porta a mangiare e ridere, lo spirito ne gode.


2. Cioccolato. Simile a Maria ma con effetti più scarsi e meno duraturi, lo spirito se la godrà comunque.


Terza Casta, 2 divinità:


1. Fungo, di grande e lodevole effetto, ma lo spirito rischia di risentirne, non usufruibile in celebrazioni di massa e in determinate circostanze fisiche, la presa a male è dietro l’angolo.


2. 1/2 Done. Da' un momentaneo e lieve piacere, allontana la voglia di terreno per pochi attimi, ma non se ne può fare un uso continuo, è una presa a male quasi sempre.


Quarta casta, il regno del rischio:


1. Tagliata. Prenderla è un rischio,non sai mai come è fatta e dove ti porta, si narra che sia una divinità decaduta che cerca adepti di basso livello per costituire il regno oscuro, meglio starne alla larga.


Questa la composizione della rosa drughistica. Tutte queste divinità contano adepti fedeli, e tutto il drughesimo conta una buona percentuale di assuefatti. Il modo per entrarci è semplice e da alcuni studi fatti basta partecipare ad una funzione domestica che si svolge in un gran numero di case dei figli di papà. Un nostro infiltrato ci ha raccontato che per svolgere una cerimonia servono alcuni oggetti o reliquie sconsacrate. Nell’ordine vengono suddivise per le tre caste di divinità.


Per la prima casta occorre munirsi di:


Carta di credito gold con addebito mensile illimitato, perché fa figo, n realtà c’è anche chi usa la tessera bolckbuster, ma il dio in questione preferisce adepti di alto rango. Banconota arrotolata da 500 euro. In realtà chi usa il blockbuster arrotola le vecchie 1000 mile con marco polo disegnato sopra, vuoi metere a smociolare in 1000 lire o in 500 euro? Ma anche qui il dio secondo voi da chi va? Cucchiaino di acciaio inox in 900/1000, non usate cucchiaini da 750/1000. Il materiale ha lo stesso costo per l’adepto ma un valore diverso per il dio. Siringa personale con ago in acciaio paraffinato con paraffina liquida in flacone ed impugnatura a farfalla, nonche astuccio in pelle di coccodrillo con lampo a zip secca… ZZZZIPPP!!!! Se non avete questo gadget fighetto e usate le pic indolor rischiate seriamente la scomunica dal drughesimo. Accendino zippo, Il bic non va bene, ma non per il dio, per i drughi, perché con lo zippo è come avere un fornelletto da campeggio, con il bic è come avere un’ustione di 5 grado permanente sul pollice della mano. Pipa in legno o narghile in vetro alto 1 metro almeno, qui non si scappa non c’è materiale di seconda scelta, potreste decidere di comprarlo usato o di una marca piuttosto che un’altra, ma il dio su questo non vi calcola proprio, viene comunqe a trovarvi.



Per la seconda casta occorrono:


Cose semplici, facili da trovare e di portata economica per tutti. Cartine, filtro in cartoncino, rimediabile da qualsiasi parte e una sigaretta o una mezza sigaretta. Le divinità verranno sempre e comunque in questo caso, unica particolarità ed avvertenza, per la quele le divinità potrebbero pisciravi è la marca delle sigarette, se usate emmeS verrà direttamente il dio della 4° casta anziché della 2°.


Per la terza casta occorrono:


I soldi per il fungo da acquistare e un ricovero in un ospedale o una ricetta medica del medico della comunità per il secondo dio della 3° casta. Le divinità verranno sempre e comunque, ma il vostro stato d’animo determinerà la loro venuta amichevole o angosciante.


Per la Quarta casta occorrono:


A scelta alcune delle reliquie delle 3 caste precedenti, ma la tensione del caso sarà altissima e il rischio elevato, sconsigliato rivolgersi a questo dio in momenti di instabilità mentale ed emotiva.


Questo trovate nelle cerimonie casalinghe fra adepti drugantibus. A voi la scelta se entrare a farne parte o meno. Il mio consiglio è no, nel senso meglio che non lo facciate. Anche perché come in tutte le religioni che si ripsettano c’è anche qui l’anti divinità per eccellenza ed è un dio Acido e potente, che brucia la mente e il cervello e rende instabili e scollegati nei discorsi, se ci si rimane sotto...



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